Parliamo di veri e propri pezzi di storia dell’audio professionale, strumenti leggendari che hanno plasmato il suono di innumerevoli dischi fin dagli anni ’50.
Origini e Filosofia di Design
Gli equalizzatori Pultec furono originariamente sviluppati da Pulse Techniques, Inc. (da cui il nome Pul-Tec) a partire dagli anni ’50, con figure chiave come Ollie Summerlin e Gene Shank. Il modello più iconico e il primo ad essere introdotto fu l’EQP-1 (seguito dalle varianti EQP-1A e EQP-1A3), progettato per essere un equalizzatore di altissima qualità e, soprattutto, estremamente musicale per le esigenze di studi di registrazione e broadcast.
La filosofia di design dietro i Pultec è unica e fondamentale per capirne il suono:
- Circuito di Equalizzazione Passivo: A differenza di molti EQ moderni che usano circuiti attivi (con amplificatori operazionali) per creare i filtri di boost e cut, il cuore dell’equalizzazione Pultec è passivo. Utilizza solo resistori, condensatori e, crucialmente, induttori per modellare le frequenze. Questo approccio passivo è intrinsecamente più dolce e produce curve di equalizzazione molto ampie e naturali, evitando le asprezze o gli artefatti di fase che potevano affliggere i primi design attivi.
- Stadio di Guadagno di Recupero a Valvole (Tube Makeup Gain): Poiché un circuito passivo per sua natura introduce una perdita di segnale (insertion loss), i Pultec utilizzano uno stadio di amplificazione a valvole (tube) all’uscita per riportare il segnale al livello unitario (o leggermente superiore) e compensare la perdita. Questo stadio valvolare (spesso basato su classiche valvole come 12AX7, 12AU7, 6X4, a seconda del modello e della revisione) non è solo funzionale ma aggiunge anche una sottile colorazione armonica, calore e “rotondità” tipica delle valvole, contribuendo significativamente al suono complessivo. Nota: Esistono anche versioni successive o modelli diversi con makeup gain a stato solido, ma l’EQP-1A classico è famoso per le valvole.
- Controlli Separati di Boost e Cut: Per le bande di bassa e alta frequenza, i Pultec presentano manopole separate per l’incremento (Boost) e l’attenuazione (Cut/Atten), entrambe selezionabili sulle stesse (o vicine) frequenze. Questa caratteristica apparentemente strana è la chiave del famoso “Pultec trick”.
Modelli Iconici
- EQP-1A / EQP-1A3: Il re indiscusso. Offre:
- Sezione Basse Frequenze: Selettore di frequenza (20, 30, 60, 100 Hz), manopole separate per Boost e Atten(uation).
- Sezione Alte Frequenze: Selettore di frequenza per il Boost (3, 4, 5, 8, 10, 12, 16 kHz) con controllo di larghezza di banda (Bandwidth – da Sharp a Broad); manopola separata per l’Atten(uation) con selettore di frequenza (5, 10, 20 kHz).
- MEQ-5 Midrange EQ: Progettato per lavorare in coppia con l’EQP-1A, si concentra sulle frequenze medie. Dispone di due bande di boost (Peak) con frequenze selezionabili (200Hz-1kHz e 1.5kHz-5kHz) e una banda di attenuazione (Dip) con frequenze selezionabili (200Hz-7kHz). Anch’esso passivo con makeup gain a valvole.
- Altri Modelli: Esistono varianti meno comuni come l’EQP-1S (con punti di frequenza diversi sugli alti), l’EQH-2 (una versione semplificata a 2 bande), ecc.
Il Famoso “Pultec Trick” sulle Basse Frequenze
La possibilità di incrementare (Boost) e attenuare (Atten) simultaneamente la stessa frequenza bassa (es. 60 Hz) è leggendaria. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, le due azioni non si annullano completamente. A causa delle forme leggermente diverse delle curve del filtro di boost e di cut e del modo in cui interagiscono, il risultato netto è una curva di equalizzazione unica, spesso descritta come uno “scaffale risonante” (resonant shelf). Si ottiene un incremento percepito leggermente sopra la frequenza selezionata e un taglio attorno o leggermente sotto la frequenza selezionata. Effetto Pratico: Applicato a una cassa (kick drum) o a un basso, questo permette di aggiungere peso e calore (boostando le fondamentali basse) mentre contemporaneamente si pulisce il fango e si aumenta la definizione (attenuando le frequenze sub-basse o immediatamente sotto la fondamentale). È un modo quasi magico per ottenere bassi potenti ma controllati.
Il Suono Pultec
Il suono degli equalizzatori Pultec è universalmente descritto con aggettivi come:
- Musicale: È forse la loro qualità più apprezzata. Le curve ampie e dolci permettono interventi anche importanti senza suonare innaturali o “processati”.
- Smooth (Morbido/Levigato): Specialmente sulle alte frequenze, il boost è arioso e dolce, mai aspro o stridente.
- Warm (Caldo): Grazie al circuito passivo e allo stadio valvolare.
- Broad (Ampio): Le curve di EQ sono generalmente ampie, influenzando una gamma più vasta di frequenze rispetto a un EQ parametrico con Q stretto.
- Big/Weighty (Grande/Pesante): Specialmente usando il “trick” sulle basse, possono aggiungere una sensazione di peso e dimensione notevole.
- Forgiving (Permissivo): È difficile far suonare “male” un Pultec.
Sono eccellenti su quasi tutto: voci, basso, batterie (cassa, rullante, overheads), chitarre acustiche, pianoforti, e spesso usati anche sul mix bus per aggiungere peso e “aria” complessiva.
Eredità e Disponibilità Oggi
I Pultec sono tra gli EQ più copiati e venerati della storia. Il loro design e il loro suono sono considerati senza tempo.
- Originali Vintage: Sono estremamente rari, ricercatissimi dai collezionisti e dagli studi di alto livello, molto costosi e richiedono manutenzione specializzata.
- Pulse Techniques (Attuale): L’azienda originale è stata rifondata e produce meticolose e costose ricreazioni dei modelli classici, considerate le uniche “vere” Pultec moderne.
- Cloni Hardware: Numerosissimi produttori offrono cloni o unità “ispirate” ai Pultec a vari livelli di prezzo e fedeltà (es. Tube-Tech CL 1B è un compressore ma il loro EQ PE 1C è un classico clone Pultec, Manley Enhanced Pultec, Warm Audio EQP-WA, Klark Teknik EQP-KT, API Select TPEQ, ecc.).
- Plugin Software: Sono tra gli outboard più emulati in formato plugin. Praticamente tutti i principali sviluppatori (Universal Audio, Waves, Softube, IK Multimedia, Native Instruments, Acustica Audio, etc.) offrono una o più emulazioni di Pultec, spesso molto convincenti.
Conclusione
Gli equalizzatori Pultec rappresentano un apice dell’ingegneria audio vintage. Il loro design unico passivo con recupero a valvole, le loro curve di equalizzazione intrinsecamente musicali e il leggendario “low-end trick” li rendono strumenti ancora oggi incredibilmente desiderabili e utili per aggiungere calore, peso, aria e musicalità a qualsiasi traccia o mix. Che si utilizzi un’unità hardware (vintage, ricreazione o clone) o un’emulazione software, il “suono Pultec” rimane uno standard aureo nell’equalizzazione audio.