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Un pò di storia: gli equalizzatori Pultec

Parliamo di veri e propri pezzi di storia dell’audio professionale, strumenti leggendari che hanno plasmato il suono di innumerevoli dischi fin dagli anni ’50.

Origini e Filosofia di Design

Gli equalizzatori Pultec furono originariamente sviluppati da Pulse Techniques, Inc. (da cui il nome Pul-Tec) a partire dagli anni ’50, con figure chiave come Ollie Summerlin e Gene Shank. Il modello più iconico e il primo ad essere introdotto fu l’EQP-1 (seguito dalle varianti EQP-1A e EQP-1A3), progettato per essere un equalizzatore di altissima qualità e, soprattutto, estremamente musicale per le esigenze di studi di registrazione e broadcast.

La filosofia di design dietro i Pultec è unica e fondamentale per capirne il suono:

  1. Circuito di Equalizzazione Passivo: A differenza di molti EQ moderni che usano circuiti attivi (con amplificatori operazionali) per creare i filtri di boost e cut, il cuore dell’equalizzazione Pultec è passivo. Utilizza solo resistori, condensatori e, crucialmente, induttori per modellare le frequenze. Questo approccio passivo è intrinsecamente più dolce e produce curve di equalizzazione molto ampie e naturali, evitando le asprezze o gli artefatti di fase che potevano affliggere i primi design attivi.
  2. Stadio di Guadagno di Recupero a Valvole (Tube Makeup Gain): Poiché un circuito passivo per sua natura introduce una perdita di segnale (insertion loss), i Pultec utilizzano uno stadio di amplificazione a valvole (tube) all’uscita per riportare il segnale al livello unitario (o leggermente superiore) e compensare la perdita. Questo stadio valvolare (spesso basato su classiche valvole come 12AX7, 12AU7, 6X4, a seconda del modello e della revisione) non è solo funzionale ma aggiunge anche una sottile colorazione armonica, calore e “rotondità” tipica delle valvole, contribuendo significativamente al suono complessivo. Nota: Esistono anche versioni successive o modelli diversi con makeup gain a stato solido, ma l’EQP-1A classico è famoso per le valvole.
  3. Controlli Separati di Boost e Cut: Per le bande di bassa e alta frequenza, i Pultec presentano manopole separate per l’incremento (Boost) e l’attenuazione (Cut/Atten), entrambe selezionabili sulle stesse (o vicine) frequenze. Questa caratteristica apparentemente strana è la chiave del famoso “Pultec trick”.

Modelli Iconici

Il Famoso “Pultec Trick” sulle Basse Frequenze

La possibilità di incrementare (Boost) e attenuare (Atten) simultaneamente la stessa frequenza bassa (es. 60 Hz) è leggendaria. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, le due azioni non si annullano completamente. A causa delle forme leggermente diverse delle curve del filtro di boost e di cut e del modo in cui interagiscono, il risultato netto è una curva di equalizzazione unica, spesso descritta come uno “scaffale risonante” (resonant shelf). Si ottiene un incremento percepito leggermente sopra la frequenza selezionata e un taglio attorno o leggermente sotto la frequenza selezionata. Effetto Pratico: Applicato a una cassa (kick drum) o a un basso, questo permette di aggiungere peso e calore (boostando le fondamentali basse) mentre contemporaneamente si pulisce il fango e si aumenta la definizione (attenuando le frequenze sub-basse o immediatamente sotto la fondamentale). È un modo quasi magico per ottenere bassi potenti ma controllati.

Il Suono Pultec

Il suono degli equalizzatori Pultec è universalmente descritto con aggettivi come:

Sono eccellenti su quasi tutto: voci, basso, batterie (cassa, rullante, overheads), chitarre acustiche, pianoforti, e spesso usati anche sul mix bus per aggiungere peso e “aria” complessiva.

Eredità e Disponibilità Oggi

I Pultec sono tra gli EQ più copiati e venerati della storia. Il loro design e il loro suono sono considerati senza tempo.

Conclusione

Gli equalizzatori Pultec rappresentano un apice dell’ingegneria audio vintage. Il loro design unico passivo con recupero a valvole, le loro curve di equalizzazione intrinsecamente musicali e il leggendario “low-end trick” li rendono strumenti ancora oggi incredibilmente desiderabili e utili per aggiungere calore, peso, aria e musicalità a qualsiasi traccia o mix. Che si utilizzi un’unità hardware (vintage, ricreazione o clone) o un’emulazione software, il “suono Pultec” rimane uno standard aureo nell’equalizzazione audio.

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